Ai fini della interruzione della prescrizione, la dichiarazione diretta ad una determinata persona si reputa conosciuta nel momento in cui giunge all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere continua a leggere →
L’art. 366 cod. proc. civ., nel dettare le condizioni formali del ricorso, ossia i requisiti di “forma-contenuto” dell’atto introduttivo del giudizio di legittimità, configura un vero e proprio “modello legale” continua a leggere →
“Qualora il sequestro giudiziario ex art. 670, comma secondo c.p.c., abbia ad oggetto un’azienda composta anche di beni immobili ed il custode sia persona diversa dal detentore, al fine di continua a leggere →
In tema di prestazioni eseguite oltre il budget contrattuale da un soggetto accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, grava sulla Azienda Sanitaria Provinciale la dimostrazione del fatto (non costitutivo del diritto continua a leggere →
In caso di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, il rigetto dell’impugnazione preclude l’applicazione del disposto di cui all’art. 13, comma 1-quater, del d.P.R. n. 115/2002, e cioè in continua a leggere →
Il deposito in cancelleria, nel termine di venti giorni dall’ultima notifica, di copia analogica del ricorso per cassazione predisposto in originale telematico e notificato a mezzo posta elettronica certificata, senza continua a leggere →
In tema di riparto dell’onere probatorio, la violazione del precetto di cui all’art. 2697 c.c. si configura soltanto nell’ipotesi che il giudice abbia attribuito l’onere della prova ad una parte continua a leggere →
Il decesso di una delle parti non integra una causa d’interruzione del giudizio di cassazione, posto che in quest’ultimo opera il principio dell’impulso d’ufficio e non trovano, pertanto, applicazione i continua a leggere →
Nell’insinuare al passivo fallimentare il credito derivante da saldo negativo di conto corrente la banca ha l’onere di dare conto dell’intera evoluzione del rapporto tramite il deposito degli estratti conto continua a leggere →
Un provvedimento, ancorché emesso in forma di ordinanza o di decreto, assume carattere decisorio – requisito necessario per proporre ricorso ex art. 111 Cast. – quando pronuncia o, comunque, incide con efficacia di giudicato su diritti soggettivi, con la conseguenza che ogni provvedimento giudiziario che abbia i caratteri della decisorietà nei termini sopra esposti, nonché della definitività – in quanto non altrimenti modificabile – può essere oggetto di ricorso ai sensi dell’art. 111 Cost continua a leggere →