Se il datore di lavoro pur non iscritto all’associazione di categoria recepisce la normativa nazionale prestando adesione al sistema contrattuale, la adesione comprende anche il contratto integrativo corrispondente allo specifico continua a leggere →
Nell’ipotesi di annullamento di dimissioni presentate da un lavoratore subordinato – nella specie perché in stato di accertata incapacità naturale – le retribuzioni a esso spettanti vanno calcolate dalla data continua a leggere →
In tema di licenziamento, le eventuali difformi previsioni della contrattazione collettiva non vincolano il giudice di merito, avendo egli il dovere, in primo luogo, di controllare la rispondenza delle pattuizioni continua a leggere →
L’art. 5, comma 11, d.l. 726/1984 (in forza del quale ai fini della determinazione del trattamento di pensione l’anzianità contributiva «inerente ai periodi di lavoro a tempo parziale» va calcolata continua a leggere →
Il licenziamento intimato sull’erroneo presupposto della validità del patto di prova, in realtà affetto da nullità, riferendosi ad un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, non è sottratto alla continua a leggere →
Il criterio del minimale retributivo ai fini contributivi, secondo il quale occorre versare all’Inps somme che non trovano diretta corrispondenza né con la retribuzione dovuta né con il futuro trattamento continua a leggere →
In materia di previdenza e assistenza obbligatoria, per i contributi dovuti agli enti previdenziali dai lavoratori e datori di lavoro, relativi a periodi anteriori all’entrata in vigore della legge 8 continua a leggere →
Ai fini dell’indagine sulla sussistenza del requisito socio economico per il conseguimento dell’assegno di invalidità civile si deve tenere conto del quadro normativo in base al quale dall’entrata in vigore continua a leggere →
“In sede di accertamento riguardo all’affidamento incolpevole di un contraente nella validità ed efficacia del rapporto assicurativo con la Pubblica Amministrazione – al fine di escludere o affermare la responsabilità continua a leggere →
Non integra violazione del dovere di diligenza, di cui all’art. 2104 c.c., l’omissione, da parte del lavoratore, di una condotta che non sia prevista tra quelle contrattualmente dovute né comunque continua a leggere →